Un uomo la cui impresa è stata una fonte straordinaria di ispirazione per il me è senza dubbio Norman Cousins.
Nel 1964, dopo un viaggio molto stressante in Russia gli fu diagnosticata la spondilite anchilosante, una malattia degenerativa infiammatoria ad eziologia genetica, inserita nel gruppo delle malattie Reumatiche Infiammatorie Croniche e Autoimmuni.
Questa malattia colpisce le articolazioni della colonna vertebrale, rendendola meno mobile e flessibile con conseguente limitazione dei movimenti. In alcuni casi l'infiammazione può colpire non solo la colonna vertebrale ma anche altre articolazioni.
Nel suo romanzo "Anatomia di una malattia", descrive il suo recupero dalla malattia che lo aveva afflitto per anni costringendolo alla sedia a rotelle, rendendolo quasi incapace di muovere la mascella.
Era stato ricoverato in ospedale e preso in cura dal suo medico e amico di lunga data, il dottor William Hitzig, il quale aveva prospettato per lui ormai pochi mesi di vita.
Cousins però non si perdette d’animo, si dimostrò subito un paziente fuori dal comune, ed ispirato dalla lettura del libro, “The stress of Life” di Hans Seyle, uno dei padri della fisiologia dello stress, capì che lo stress aveva contribuito in qualche modo allo scatenarsi della sua malattia e che forse avrebbe potuto fare qualcosa per contrastarlo.
Creò una propria strategia, per provare a rimettere in sesto il proprio sistema immunitario, basata sulle emozioni positive e dosi elevate di vitamina C.
Si fece dimettere dall'ospedale con l’aiuto del suo amico medico e si trasferì in una stanza d’albergo nella quale avrebbe potuto trascorrere il proprio tempo guardando film umoristici e ricevendo in visita i suoi cari, a patto che nessuno lo avvilisse con storie tristi.
Allo stesso tempo, si sottoponeva a flebo quotidiane di vitamina C. Fu lui stesso a richiederle, nonostante i medici si fossero opposti e gli avessero spiegato le possibili conseguenze, anche letali, che ciò avrebbe potuto comportare. Infatti, fino a quel momento, mai nessuno si era sottoposto a dosi molto elevate di Vit.C per via endovenosa, ma lui lo pretese. Fu assecondato e seguito dal suo amico, il dottor Hitzig. Non aveva più nulla da perdere.
Ci vollero sei mesi per rimettersi in piedi e due anni per tornare al suo lavoro a tempo pieno come redattore capo della rivista Saturday Review.
Il suo recupero graduale e costante sorprese tutti, ispirando anche progetti di ricerca posteriori, i quali dimostrarono che dieci minuti di risate possono provocare ore di sonno senza dolore.
Quindici anni dopo da quella diagnosi, venne pubblicato il suo libro “Anatomia di una malattia”, dove racconta la sua straordinaria storia che poi diventerà anche un film.
Negli anni ’80 gli venne conferita una laurea ad Honorem, dall’Università della California.
Si può considerare Cousins il pioniere di una nuova area di ricerca, la “Gelotologia”, (dal Greco: ghelos= riso/ logos=scienza), “SCIENZA della RISATA”.
Egli è infatti il primo caso documentato dell’effetto positivo della Terapia della Risata.
Ero incappata per caso nella storia storia di quest'uomo ed ero corsa subito a ricercare il suo film su YouTube. Mi trovavo all'inizio del mio percorso e l'emozione che mi trasmesse fu una grande carica positiva.
Nel programma di recupero che mi ero prefissata, integrai sessioni quotidiane di film comici, stand-up commedy e musica allegra.
Presi l'argomento molto sul serio e sfruttai l'influenza della Terapia della Risata per stimolare e ricreare momenti di benessere psico-fisico.
RIDERE:
- stimola il rilascio delle endorfine, che sono antidolorifici endogeni naturali, diminuendo il dolore.
- dopo una buona risata la muscolatura si rilassa.
-riduce il rilascio di ormoni dello stress, ed aiuta farci restare nel momento presente.
-stimola la risposta parasimpatica di "recupero e digestione" del nostro sistema nervoso, contribuendo a tranquillizzarci.
Vedevo, ascoltavo ed immaginavo qualunque cosa potesse scatenare in me emozioni positive, di allegria e gioia.
Avevo abolito la tv, tutte le persone negative e pessimiste e nessun giornale o TG che riportasse cronaca o notizie ostili.
Oggi mi scappa un sorriso rivedendomi sola, in quella casa, dove solo i maiali del vicino-lontano potevano sentirmi. A ridere a crepapelle davanti al mio computer, per poi lanciarmi in un balletto cantando le mie canzoni preferite.
…ridete, che fa bene.
l dolore è il modo in cui la natura attua
per avere la tua attenzione.
E a volte, deve colpirti
sopra la testa per ottenerla!
Norman Cousins
Ogni persona malata che va dal medico,
arriva con due malattie:
una è la malattia diagnosticata,
l'altra è una potente
malattia chiamata panico.
Norman Cousins
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